Commissione speciale Bellegarde (1814 dicembre 07 - 1816)

Altre denominazioni:
Commissione imperiale straordinaria, Denominazione assunta dalla Commissione nel marzo 1815

Sede: Milano, Mantova

Tipologia ente: preunitari

Condizione giuridica: pubblico

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

La Commissione speciale - detta comunemente Commissione Bellegarde, dal nome del ministro plenipotenziario imperiale - fu creata il 7 dicembre 1814 con sede dapprima a Milano (dicembre 1814) e successivamente a Mantova (febbraio 1815), dove si occupò dei giudizi nei confronti degli "imputati di macchinazione contro il governo" (Processi politici, b. 1, vol. I, p. 1). Si trattava di imputati coinvolti nella sommossa militare degli ultimi mesi del 1814, nata dal malcontento generato dai provvedimenti presi dal Bellegarde per la futura partenza delle milizie italiane per la Germania.
Il maggior fautore della congiura fu Gian Battista Soveri Latuada; ne furono sostenitori il "bresciano Silvio Moretti e il friulano Paolo Olini (...), [cui] si [unirono] il colonnello Piero Pavoni di Orzinuovi e (...) il colonnello Innocente Ugo Brunetti (...)". "Aderirono così progressivamente alla congiura il barone Giacomo Filippo De Meester Huyoel, (...) generale dell'esercito del Regno, il generale Teodoro Lechi bresciano, il generale Gaspare Bellotti da Torino, Bartolomeo Cavedoni (...) Anton Maria Caprotti, segretario del Ministero della guerra, Santino Gerosa, impiegato della Corte d'appello di Milano, il maggiore Antonio Gasparinetti da Treviso, il capo battaglione Delfini e il dottor Giovanni Rasori da Parma, illustre scienziato" (Storia di Milano, vol. XIV, pp. 19 - 20).
Nel mese di novembre 1814 avvenne la partenza delle truppe italiane per la Germania; la congiura antiaustriaca, che sembrava essere sfumata, fu comunque denunciata da un cavaliere francese, Esquiron de Saint-Agnan, aiutante del conte Bombelles, commissario austriaco in Parigi.
Il Saint-Agnan, inviato come spia a Milano dal Bombelles e dal Metternich, riuscì a raccogliere prove per individuare i capi della rivolta e li denunciò al Bellegarde. I congiurati furono arrestati e condotti nelle prigioni del castello di San Giorgio e nella Mainolda di Mantova, dove furono svolti gli interrogatori e redatto un rapporto.
A Mantova la Commissione iniziò i suoi lavori il 18 febbraio 1815. Divenuta nel marzo del 1815 Commissione straordinaria, presentò il progetto di sentenza per l'imperatore l'8 aprile dello stesso anno; parallelamente fu presentata una proposta di sentenza anche per i militari implicati nella congiura e processati nella stessa città.
Francesco I sottopose le sentenze al Supremo tribunale di giustizia; le sentenze approvate dall'imperatore furono emesse il 30 giugno 1816 per i civili e il 9 novembre dello stesso anno per i militari. Le pene furono ridotte rispetto a quelle proposte dai giudici di Mantova.

Bibliografia
- NATALE, Lezioni di archivistica, 100 = NATALE, A.R., Lezioni di archivistica, parte II (...). Archivio di Stato di Milano. Avviamento scolastico alle ricerche storiche, Milano 1974
- Storia di Milano, vol. XIV, 19 sg. = Storia di Milano, Milano, Fondazione Treccani degli Alfieri per la storia di Milano, I ed., voll. I - XVI, Indice, XVIII, 1953 - 1966; 1995 - 1996

Fonti
- ASMI, Processi politici, b. 1, vol. 1, p.1 (= Processi politici, b. 1, vol. I, p. 1)

Compilatori
prima redazione: Bernini Daniela, archivista (1999/02/16)
revisione: Gamba Ermis, archivista (2006/03/22)