Intendenza provinciale di finanza di Milano del Regno lombardo - veneto (1815 - 1860)

Sede: Milano

Tipologia ente: preunitari

Condizione giuridica: pubblico

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Il governo del Regno lombardo veneto apportò solo alcuni cambiamenti alla amministrazione finanziaria precedente, che rimase sostanzialmente immutata.
Nel 1814 con legge emanata dal conte Bellegarde (determinazione 27 luglio 1814) fu soppresso il ministero delle finanze e sostituito da un'intendenza generale di finanza da cui dipendevano le conservate amministrazioni delle dogane, privative e diritti uniti, lotto. All'amministrazione delle privative furono aggregati, oltre i dazi di consumo, i pedaggi, il bollo della carta e il bollo dei pesi e delle misure.
Le intendenze di finanza dipartimentali, responsabili durante il Regno d'Italia di tutta l'amministrazione finanziaria ad eccezione delle imposte dirette, non mutarono che il nome e divennero intendenze di finanza provinciali, mantenendo le stesse competenze.
Nel 1816 (notificazione 9 aprile 1816) la intendenza generale di finanza venne soppressa e sostituita da due senati governativi di finanza (uno a Milano e uno a Venezia) alle dipendenze del governo imperiale con autorità suprema nella direzione e controllo di tutti i rami della finanza in ciascuna delle due parti del regno. Sotto la direzione dei senati camerali o di finanza le intendenze di finanza provinciali vennero conservate nelle loro funzioni.
Il primo agosto 1830 fu attivato nel Regno lombardo veneto l'imperial regio magistrato camerale (notificazione 15 giugno 1830), definito "l'autorità amministrativa assoluta per la direzione e ispezione di tutti i rami di finanza nel territorio soggetto alla giurisdizione del governo". Dal magistrato camerale dipendevano la cassa centrale, le intendenza di finanza, tutti gli uffici camerali e di finanza, le direzioni del lotto e della zecca, l'ispettorato dei tabacchi, polveri e nitri, l'ufficio delle tasse, l'ufficio del bollo della carta.
La nuova legge di riorganizzazione dell'amministrazione finanziaria regolò il funzionamento delle intendenze di finanza che erano incaricate, in ciascuna provincia, dell'amministrazione di questi rami: dazi sulla circolazione delle merci; dazi consumo; vendita dei sali, tabacchi, polveri e nitri; vendita di carta bollata, applicazione dei bolli; amministrazione delle fabbriche ed edifici statali non altrimenti gestiti e dei boschi; pedaggi su ponti e passaggi con barche; diritti di pesi e misure pubbliche; tasse sulle licenze di caccia; verifica dei pesi e delle misure; esecuzione dei regolamenti relativi al lotto e vigilanza sui ricevitori.
Tra le numerose competenze dell'intendenza vi era anche l'amministrazione delle acque di ragione camerale che servivano all'irrigazione dei terreni e al funzionamento degli opifici, dei beni feudali dello stato che si erano resi vacanti e delle eredità giacenti poste sotto sequestro, dei diritti di navigazione e di pesca, dei diritti eventuali di plateatico e di terratico e la vigilanza sugli oggetti concernenti le tasse giudiziarie, politiche e camerali.
La direzione delle mansioni e degli uffici era affidata alla sola persona dell'intendente coadiuvato dagli impiegati addetti e tutti rispondevano direttamente al magistrato camerale. Le intendenze eseguivano anche le istruzioni delle direzioni della zecca e del lotto, le uniche mantenute dopo la riforma del 1830.
Poiché in base a queste norme cessavano le funzioni del senato di finanza e delle direzioni delle dogane, delle privative e dei dazi, dei boschi, del demanio e della corona, gli uffici di queste furono posti in diretta dipendenza dalle intendenze.
Dipendevano dalle intendenze i posti di dogana, le ricevitorie di finanza, i magazzini e le dispense di generi di privativa, la forza armata di finanza, gli agenti esattori e i custodi demaniali, i conservatorati e gli uffici delle tasse ed i conservatorati degli uffici delle ipoteche e degli archivi per ciò che riguardava la rendita derivante dalle tasse erariali.
Gli affari che trattavano le intendenza di finanza si suddividevano in:
- affari sui cui potevano decidere direttamente
- affari su cui dovevano chiedere la decisione o la approvazione del magistrato camerale
- affari che concernevano la vigilanza su uffici e impiegati subalterni.
Nel 1848 (regio decreto 25 marzo 1848), il magistrato camerale venne sciolto e fu istituita una Intendenza generale delle finanze. Gli impiegati delle intendenze provinciali di finanza furono confermati nei loro incarichi.
Con la riorganizzazione dell'Impero dopo le rivoluzioni del marzo 1848 e la guerra successiva, l'amministrazione finanziaria del Regno lombardo veneto venne sottoposta direttamente al governo viennese.
Nel 1851 (notificazione 30 marzo 1851) furono istituite due autorità provinciali di finanza denominate prefetture di finanza con residenza a Milano e a Venezia, destinate ad ereditare gli affari prima assegnati ai disciolti magistrati camerali.
Con il 15 aprile 1851 cessò la direzione superiore delle finanze lombardo veneta esistente in Verona, ed entrarono in attività le prefetture delle finanze in Milano e in Venezia per tutti i rami delle loro attribuzioni (meno provvisoriamente quello delle imposte dirette), con giurisdizione sul territorio lombardo e sul territorio veneto.
Dipendevano dalle prefetture le intendenze di finanza e per le imposte dirette le due direzioni generali del censo e le delegazioni provinciali.
Nel 1860, (regio decreto 15 dicembre 1860, n. 4483), vennero soppresse la prefettura delle finanze in Milano e le intendenze di finanza di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Morbegno e Pavia. Le loro attribuzioni in materia di demanio, imposte di immediata esazione, tasse e bollo sulla carta saranno affidate alle nuove Direzioni demaniali che rimasero in funzione fino al 1869, anno in cui furono sostituite dalle Intendenze di finanza.
(Civita, profilo "Imperial regio magistrato camerale (1829 maggio 26 - 1848 marzo 18)", risorsa Internet verificata il 18/01/2007).

Bibliografia
- CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem
- MERIGGI, Amministrazione = MERIGGI M., Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-veneto (1814 - 1848), Bologna, Il Mulino, 1983
- MERIGGI, Il regno lombardo-veneto, 33 - 105 = MERIGGI M., Il regno Lombardo-veneto in Storia d'Italia, vol. 18 tomo II, Torino, UTET, 1987
- ROBERTI, Milano capitale napoleonica, vol. II, pp. 380 - 382 = ROBERTI, M., Milano capitale napoleonica. La formazione di uno stato moderno (1796 - 1814), 3 voll., Milano, Fondazione Treccani degli Alfieri per la storia di Milano, 1946 - 1947
- SANDONA', Il regno lombardo veneto, 215 - 227 = SANDONA' A., Il Regno Lombardo Veneto 1814 - 1859, La Costituzione e l'Amministrazione, Milano, Cogliati, 1912

Fonti
- determinazione 27 luglio 1814 c, "Determinazione di S.E. il signor feld maresciallo conte di Bellegarde, governatore, con cui viene soppresso il ministero delle finanze, ed è istituita un'intendenza generale delle finanze" (= determinazione 27 lug. 1814)
- notificazione 15 giugno 1830, "Istituzione pel 1° agosto dell'imperiale regio magistrato camerale. Sue attribuzioni ed uffici dipendenti" (= notificazione 15 giu. 1830)
- regio decreto 15 dicembre 1860, n. 4483 (= r.d. 4483/1860)
- Notificazione 9 aprile 1816, "Cessazione dell'intendenza generale delle finanze. Concentramento nell'Imperial Regio governo della direzione superiore di tutti i rami camerali e di finanza. Divisione dell'Imperial Regio governo in due sezioni" (= notificazione 9 apr 1816)
- regio decreto 25 marzo 1848 d e h, Il magistrato camerale è disciolto ed è istituita una Intendenza generale delle finanze. Gli impiegati delle intendenze provinciali di finanza sono confermati nei loro incarichi (= r.d. 25 mar 1848)
- Notificazione 30 marzo 1851, "Notificazione dell'Imperial Regio Governo Generale Civile e Militare Lombardo-Veneto 30 marzo 1851. Scioglimento della Direzione Superiore delle Finanze in Verona ed istituzione di due Prefetture di Finanza in Milano e Venezia" (= notificazione 30 mar 1851)

Compilatori
prima redazione: Bernini Daniela, archivista (2000/02/03)
rielaborazione: Cassetti Antonella, archivista (marzo 2007)