Casa di San Desiderio, canonici lateranensi (inizio sec. XII - 1468)

Altre denominazioni:
Casa di San Desiderio, canonici regolari di Sant'Agostino

Sede: Brescia

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Una piccola comunitā canonicale maschile venne istituita forse giā all'inizio del XII secolo presso la chiesa di San Desiderio, alle pendici meridionali del colle Cidneo. La fondazione dell'ente si dovrebbe attribuire al vescovo Arimanno (1087-1112 ca.) sotto il cui governo la Chiesa bresciana conobbe un intenso movimento di crescita spirituale. Nella seconda metā del XII secolo le notizie e i documenti riguardanti San Desiderio si fanno numerosi: gli atti suggeriscono migliorie e restauri del piccolo complesso ecclesiastico, forse legate all'organizzazione della comunitā canonicale. I possedimenti di San Desiderio nel XII secolo erano costituiti in prevalenza da case, prati e vigne e si distribuivano presso la cittā e nel suburbio e in provincia, a Mompiano, Concesio e Gussago. L'attivitā della canonica nel corso del XIII secolo č scarsamente nota. La comunitā che emerge dai documenti appare composta da pochi membri, tra cui l'arciprete della pieve di Gavardo Venturino de Pasturellis (1215-1243), Zuchinus di Cothagnado (1273) e Giovanni di Gambara (1273-1278). Nel secolo successivo sono attestati rapporti tra i canonici e gli Umiliati della domus cittadina di Santa Maria di Palazzolo, ai quali i frati affittarono una terra nelle Chiusure di Brescia, in localitā Gusetti.
La scarsitā di documenti e informazioni relative al XIV secolo non permette di aggiungere altri particolari rilevanti sulla vita della canonica. Dopo esere passata a diversi rettori appartenenti al clero regolare, la canonica di San Desiderio, ormai priva di una comunitā e ridotta in stato di abbandono e la chiesa di Santo Stefano, anch'essa in condizione di rovina, richiamarono in quegli anni l'attenzione degli Agostiniani del vicino convento di Sant'Alessandro, che chiesero nel 1421 al papa di acquisire i relativi benefici. Martino V, decise di unire le chiese a Sant'Alessandro. Nel 1432 il convento di Sant'Alessandro fu affidato ai Serviti, insieme a San Desiderio e Santo Stefano. In seguito a una permuta con il vescovo Bartolomeo Malipier i Celestini ottennero negli anni '60 del secolo la canonica di San Desiderio. La data 1468 fa verosimilmente riferimento al riconoscimento di questo passaggio da parte dall'autoritā papale.

Bibliografia
- Le carte della canonica di San Desiderio = Le carte della canonica di San Desiderio di Brescia (1133-1222), Codice Diplomatico della Lombardia Medievale, risorsa internet verificata il 05/05/2006
- VECCHIO, La chiesa di San Desiderio, 7-20 = VECCHIO D., La chiesa di San Desiderio e i documenti del Codice Diplomatico Bresciano, "Brixia Sacra" VII/3-4 (2003), pp. 7 - 56

Compilatori
prima redazione: Vecchio Diana, archivista (2006/05/05)