Monastero di San Nicola, benedettini cluniacensi (fine sec. XI - metà sec. XV)

Altre denominazioni:
Monastero della Beata Vergine Maria (fine sec. XI - inizio sec. XII)

Sede: Piona, comune di Colico (LC)

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Nato tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del successivo, il monastero fu dedicato inizialmente alla beata Vergine Maria e successivamente a "Sancti Nicolai de Piona".
Nel corso del XIV secolo cominciarono ad affiorare i sintomi di una progressiva decadenza che caratterizzò un periodo piuttosto lungo: dai documenti risulta che la comunità era costretta a ricorrere a prestiti e la situazione economica non permetteva la manutenzione adeguata dei fabbricati monastici, l'esercizio tradizionale dell'ospitalità e l'elargizione abituale delle elemosine ai poveri fino a costringere, per ripianare i debiti, all'alienazione di beni ricevuti in donazione. Sono documentati anche gli interventi della casa-madre, Cluny: sussidi in denaro, invio di monaci per rimpinguare la comunità, richiami al decoro della liturgia e al dovere delle opere di misericordia.
All'inizio del XV secolo la situazione peggiorò. Tra gli ultimi sussulti di vita l'abbazia si avviava fatalmente alla chiusura.
Alla morte del priore Imblavado de' Caimi, che era rimasto l'unico monaco in Piona, il duca di Milano Filippo Maria Visconti, deputò, con atto del 20 febbraio del 1432, quale economo-amministratore dei beni del priorato un certo Stefano Castello.
Questa intrusione secolare provocò delle reazioni. Documenti posteriori, infatti, attestano altri due priori, uno nella persona di Antonio Cardano di Morbegno, l'altro nella persona di Pietro Birago. Quest'ultimo, di nobile famiglia milanese, deve essere considerato come l'anello di congiunzione del priorato regolare all'amministrazione secolare commendataria: è significativo che proprio della famiglia Birago sia stato il primo abate commendatario, Daniele Birago.

ALTRE INFORMAZIONI

Notizie: Denominazione dell'ente: S. Nicola, Cluniacensi: Piona

X sec. - 1798

La data di fondazione è incerta ma il primo documento che fa riferimento all'Abbazia di S. Nicola risale al maggio 1154 ed è un atto di vendita conservato nell'ASMi; probabilmente deriva dall'asceterio di S. Giustina di Piona trasformato in priorato cluniacense a favore di S. Nicola.

Per il Santambrogio deriva da una filiazione o traslazione del monastero di S. Pietro Vallate, fondato nel 1078.

La chiesa fu consacrata alla Madonna nel 1138 dal vescovo di Como Ardizzone (1125 - 1159); oltre ad essere retto da monaci Cluniacensi il monastero era sottoposto a controlli periodici direttamente da Cluny.

I verbali di queste visite mostrano lo stato di difficoltà e povertà in cui vivevano i monaci, situazione che sfociò nella trasformazione in commenda, tra XIV e XV secolo, a favore prima di alcuni membri della famiglia Birago, poi di quella Pirovano.

La soppressione avvenne nel 1798 quando Piona fu unita al dipartimento d'Adda e Oglio; i beni del monastero furono venduti nel 1802 al conte Ercole Salisleistein dei Grigioni.

Nel 1937 a Piona, ad opera del commendator Pietro Rocca, fu ricostruita la congregazione cistercense con monaci provenienti da Casamari, in provincia di Frosinone.

BIBL.: Marcora, Il priorato di Piona; Monasteri italiani,

pp. 64 - 65

Bibliografia
- CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem
- MONTI, Storia di Como = MONTI Maurizio, "Storia di Como", voll. I - III, (Como 1829 - 1832), Rist. anast. Bologna 1975

Compilatori
prima redazione: Santorelli Flora, archivista (2008/04)