L’Archivio di Fondazione Fiera Milano
L’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano conserva il patrimonio documentario prodotto dall’Ente Fiera Milano fin dal 1920, anno della prima Fiera Campionaria di Milano. L’archivio è il frutto sia della preziosa raccolta effettuata anno dopo anno, da parte dei responsabili della gestione documentale all’interno di Fiera Milano, sia del lavoro di concentrazione e valorizzazione portato avanti negli ultimi dieci anni da Fondazione Fiera Milano. La mole documentale presente in archivio supera il chilometro lineare ed è stata riconosciuta di notevole interesse storico da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia nel 2005.
Fondazione Fiera Milano continua a sviluppare la sua naturale vocazione nell’ aprire a un pubblico sempre più ampio il proprio patrimonio di storia e cultura: ha infatti aderito, attraverso il proprio Archivio Storico, a Museimpresa – Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, promossa da Assolombarda e Confindustria per valorizzare e mettere in rete le imprese che hanno scelto di privilegiare la cultura nelle proprie strategie di comunicazione, come strumento di sviluppo economico e valore aggiunto per l’azienda.
Grazie al proprio rilevante fondo fotografico, Fondazione Fiera inoltre è fra i promotori della Rete per la Valorizzazione della Fotografia, uno spazio di confronto e aggiornamento tra realtà che operano nel settore della fotografia, con obiettivi formativi comuni, sia di carattere gestionale che di studio, e per il sostegno di iniziative di alto valore scientifico e di consolidata tradizione rivolte ai giovani fotografi e all’utenza giovanile in generale.
FONDO FOTOGRAFICO
Il fondo fotografico di Fondazione Fiera Milano contiene circa 200.000 immagini per un arco temporale che va dall’Esposizione internazionale di Milano del 1906 fino alla nascita della Fondazione nel 2000. Considerati tutti i supporti conservati (negativi su lastra in vetro, negativi su pellicola, positivi in diversi formati) il patrimonio fotografico complessivo supera i 500 mila documenti.
Fondazione Fiera Milano ha avviato in autofinanziamento una campagna di digitalizzazione e catalogazione del patrimonio fotografico dell’Archivio Storico. Ad oggi sono quindi consultabili oltre 14 mila schede catalografiche sul portale Lombardia Beni culturali che coprono un arco temporale dal 1906 al 1960.
Al di là dei numeri, l’importanza delle immagini conservate nell’Archivio di Fondazione Fiera Milano è data dai soggetti, perché queste fotografie mostrano tutto ciò che fa della Fiera di Milano uno dei luoghi simbolo della città. In fondo il termine fièra deriva dal latino feria, quindi ciò che è proprio del «giorno festivo, vacanza», quando ci si ritrova per scambiare, commerciare, creare relazioni fra persone. Le immagini ci mostrano così tutto ciò che rende unici e speciali i giorni della Fiera in un importante spaccato degli ultimi novant’anni di storia italiana, ad esempio:
- il prodotto industriale secondo tutte le declinazioni delle mostre presenti in Fiera Milano fin dalla prima Campionaria del 1920;
- le visite ufficiali delle più alte cariche dello Stato italiano, dei grandi imprenditori italiani e di tante personalità italiane e straniere;
- i padiglioni e gli allestimenti che alcuni fra i più grandi architetti e designer (Franco Albini, Luciano Baldessari, Bob Noorda, Erberto Carboni, Pier Giacomo e Achille Castiglioni, Franca Helg, Bruno Munari, Giò Ponti, Piero Portaluppi…) hanno realizzato su commissione dei grandi gruppi industriali italiani;
- la comunicazione (pannelli pubblicitari, slogan…) con cui le grandi aziende presentavano in Fiera i propri prodotti.
Le fotografie conservate presso l’Archivio Storico testimoniano poi il passaggio di milioni di visitatori lungo i viali della Fiera: il cammino della società italiana, l’alternanza degli usi, dei costumi e delle mode. La visita alla Fiera Campionaria di Milano, manifestazione generalista per eccellenza e che ha avuto picchi di oltre 4 milioni di visitatori nelle due settimane di apertura al pubblico, era infatti una sorta di rito laico per i milanesi e non solo. L’attesa per il 12 aprile, fatidica data di apertura della Campionaria fin dal 1920, era tanta, nuove meraviglie di tutti i settori avrebbero invaso i viali, mentre la pioggia incombeva sempre sulla giornata inaugurale.
Poco male pensavano i vertici della Fiera, forse perché, come scriveva Dino Buzzati sulle colonne del Corriere della Sera, “ho deciso di approfittare della Fiera di Milano per aggiornarmi sulle realizzazioni della nostra industria. Per fortuna piove. Quando piove è più facile interessarsi di metalmeccanica e di prodotti azotati”¹ .
¹Dino Buzzati, Agguati in Fiera alle persone serie, in Corriere della Sera, 20 aprile 1962
Ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2020 [cm]