Diffusione e condivisione

Da un punto di vista storico, Tra cielo e terra fonde in maniera originale la tradizione italiana della fotografia di paesaggio con alcune delle sperimentazioni concettuali dell’arte negli anni ‘60, alludendo in particolare alla fotografia “automatica” e partecipativa esplorata da Vaccari, in cui l’autore-artista quasi scompare e i “fruitori”, contribuendo ciascuno alla formazione dell’opera, vivono un’esperienza di costruzione di senso. Parti fondamentali della realizzazione del progetto sono state infatti l’adesione e l’esperienza vissuta dei cittadini, senza cui il progetto Tra cielo e terra sarebbe rimasto solo un’idea. Prima di tutto, quindi, al momento del lancio del progetto artista e curatore hanno dovuto pensare a far conoscere l’iniziativa presso i cittadini lombardi. La via scelta è stata una vera e propria ricerca di “adepti” sul territorio, grazie alla collaborazione di 9 poli culturali che hanno ospitato Beorchia e Balduzzi nelle proprie sedi per alcuni incontri di presentazione in cui spiegare l’idea del progetto e i suoi scopi.

Fig. 17 – Incontri di presentazione del progetto presso il MUMI EcoMuseo Milano Sud, il Museo diocesano d’Arte Sacra di Lodi, il Museo Ma*Ga di Gallarate, l’Accademia delle Belle Arti G. Carrara di Bergamo

I nove poli-partner erano: Casa Museo di Cerveno (BS), MUMI EcoMuseo Milano Sud, Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Museo Ma*Ga di Gallarate, Museo diocesano d’Arte Sacra di Lodi, EcoMuseo di Valle Trompia (BS), EcoMuseo della Postumia (MN), Ecomuseo della Prima Collina (PV), Accademia delle Belle Arti G. Carrara di Bergamo.

Parallelamente agli incontri è stata avviata una newsletter sull’avanzare del progetto scritta da artista e curatore, il cosiddetto “bollettino” con cadenza ogni due settimane circa.

La collaborazione con i poli culturali è stata proficua e ha permesso molte migliorie nella comunicazione ai cittadini, nella scrittura del vademecum e altro ancora. Dalle primissime condivisioni, ad esempio, è scaturita l’idea di distribuire volantini d’invito agli incontri di presentazione nei vari territori, e ogni polo culturale ha creato il suo.

Fig. 18 – Volantini per la promozione della presentazione itinerante del progetto, rispettivamente quelli prodotti dalla Comunità Montana Valle Trompia, dall’EcoMuseo della Prima collina e infine dal Mufoco stesso per la primissima presentazione

 

 

Ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2022 [Anna Grazia Pompa]