La mostra

Tra i temi discussi durante l’incontro finale fra partecipanti al progetto, organizzatori e specialisti vi è stata la modalità in cui esporre il progetto al Museo, così da renderne al pieno la ricchezza.

Alla fine la mostra, tenutasi tra il 2 novembre 2019 e il 15 marzo 2020, ha coinvolto tutti e tre i piani del museo. Al piano terra si poteva esplorare il primissimo risultato di Tra Cielo e Terra, quello spontaneo, sottratto interamente al controllo dell’artista: la mappa prodotta sulla piattaforma, in una versione ottimizzata che permetteva la ricerca per santo e per luogo tra tutte le 2911 immagini sacre fotografate.

Fig. 21 – A sinistra: dettaglio dell’allestimento: postazione interattiva con cui consultare la mappa dei santi e delle loro vedute- A destra: un frame della mappa mentre viene consultata per esplorare le varie cappelle della regione

Al secondo piano, invece, una proiezione metteva in relazione le vedute dei santi con le loro effigi, per dare un’idea completa della ricerca svolta dai partecipanti.

Fig. 22 – Due visitatori immersi nella doppia proiezione con le fotografie delle cappelle e quelle delle rispettive vedute

Infine, al terzo piano, un’esposizione più minimale evidenziava l’intuizione alla base del progetto: 99 fotografie scelte tra l’insieme di quelle prodotte per qualità estetica ma anche per rappresentatività in termini di autori, luoghi di scatto e soggetto, erano esposte in passepartout, con cornice e vetro antiriflesso.

Fig. 23 – Claudio Beorchia con alcune delle fotografie esposte che sono entrate a far parte delle collezioni del museo

Interrotta in anticipo a causa dell’emergenza Covid-19, la mostra ha avuto un’affluenza molto buona. Popolatissima e sentita è stata, in particolare, l’inaugurazione (organizzata naturalmente per il primo novembre, giorno dei Santi), anche grazie alla premiazione dei partecipanti avvenuta in concomitanza. Per l’occasione sono giunti al Museo addirittura tre autobus, provenienti rispettivamente dall’Oltrepò Pavese, dal mantovano e dalla Val Camonica. L’atmosfera della giornata, così diversa da quella di una tipica inaugurazione di una mostra d’arte contemporanea, ha confermato il ruolo di protagonista assunto in questo progetto dai “non addetti ai lavori”: partecipanti e pubblico.

Fig. 24 – A sinistra: volantino per l’inaugurazione della mostra. A destra: dettaglio dell’allestimento della mostra, parete con i nomi di tutti i partecipanti

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre 2022 [Anna Grazia Pompa]