L’idea: un nuovo sguardo

Rifacendosi a un suo precedente progetto chiamato “Di fede osservanti”, realizzato nel 2014 in Val di Noto, Sicilia, e poi ripetuto in altre zone d’Italia, Claudio Beorchia in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea ha invitato gli abitanti della Lombardia a documentare il paesaggio della loro regione. Questo, però, non in una maniera qualsiasi, ma sfruttando un originale “dispositivo di visione pre-orientata”, come lo definisce M. Balduzzi in Paesaggi condivisi (Saintscapes, pp.412-421): le aperture delle edicole e cappelle dei santi che punteggiano il territorio lombardo. Un punto di vista inusuale, che induce molte trasformazioni dello sguardo.

Fig. 3 – A sinistra: Claudio Beorchia mentre fotografa la veduta di una Madonna con bambino durante il tour con i giornalisti. In centro: foto del medaglione con la Madonna e il Bambino, Milano. A destra: 1050 | Madonnina della saracinesca chiusa | Claudio Beorchia | Milano (MI) 45.4608179,9.1874733 120m slm

Le fotografie di Tra Cielo e Terra, infatti, essendo realizzate senza libertà nella scelta dell’inquadratura e quindi del soggetto, spingono gli abitanti e in generale gli osservatori a confrontarsi con il territorio così com’è, documentando con efficacia sia l’immutabilità almeno apparente di alcuni paesaggi, sia gli enormi cambiamenti che altri hanno subito, sia gli scenari idillici che quelli meno piacevoli.

Nell’ottica atemporale dei santi, straniata perché non mondana, la consapevolezza dei luoghi si fa particolarmente acuta.

Cambia anche il modo di percepire l’immagine sacra, la quale in un certo senso si anima, poiché il gesto di allineare il proprio sguardo a quello del santo (o della santa) rende l’effigie guardante, riattiva una sensazione di presenza, secondo quella che è poi la funzione originaria di questo tipo di immagini.

Ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2022 [Anna Grazia Pompa]