Archivio Fotografico Gazzetta di Mantova

Archivio Fotografico Gazzetta di Mantova (post 1952 - ante 1975)

Fondo

Tipologia: archivio aziendale

Schede collegate: 901 fotografie

Conservatore: Biblioteca Mediateca Gino Baratta, Mantova (MN)

Produttori del fondo: Gazzetta di Mantova (committente / 1664 - s.d.)

Consistenza:
Il fondo è costituito esclusivamente da negativi in bianco e nero del formato 6x6 cm. La consistenza approssimativa del materiale è di 80.000 negativi.

Soggetti:
Al fondo come archivio aziendale della Gazzetta si riferisce la documentazione di fatti di cronaca locale quali inaugurazione di mostre, premiazioni, manifestazioni varie, convegni, visite di ministri ed altre personalità; all'attività di studio professionale sono riconducibili, tra le altre, le fotografie di matrimoni, battesimi, funerali, feste di compleanno di bambini, ritratti di famiglia.

Notizie storico-critiche:
In base alle informazioni riferite dalla redazione della Gazzetta da verificare ed approfondire, l'Archivio Fotografico Gazzetta di Mantova apparteneva originariamente al fotografo Quinto Sbarberi che insieme a Dino Vecchi risulta essere stato il fotografo ufficiale del quotidiano locale. Alla morte di Sbarberi la moglie avrebbe venduto l'archivio alla Gazzetta. Gli estremi cronologici di riferimento per la datazione delle fotografie corrispondono grossomodo agli anni 1952-1975. Una prima analisi del fondo rivela che si tratta di un archivio professionale, quello di Sbarberi appunto, il quale ha dato un ordine cronologico e in parte tematico alle pellicole conservate. Il carattere del fondo si può definire sia professionale sia aziendale: facendo scorrere i gruppi di pellicole, i soggetti riferibili all'attività del fotografo al servizio del quotidiano locale sono indubbiamente numerosissimi, ma altre immagini sono riconducibili al tipico lavoro di studio. I gruppi con didascalia costituiscono singoli servizi fotografici: le didascalie iniziali riguardano soggetto, data, numero di inventario e talvolta il numero del cassetto. Più precisamente la cassettiera "a" (estremi cronologici rilevati: 1952-1975) contiene negativi numerati datati e con didascalie di soggetto in 11 dei 14 cassetti: un cassetto è pressochè vuoto, a parte pochi comparti interni; gli ultimi due, quelli cronologicamente più tardi, presentano gruppi di pellicole omogenei per numero e con la sola indicazione dell'intervallo di numeri identificativi e della data. La cassettiera "b" (estremi cronologici rilevati: 1962-1972) comprende negativi organizzati per servizi fotografici solo nel primo cassetto, che riguarda i primi anni Sessanta; per tutti gli altri cassetti è impossibile un riconoscimento tematico delle pellicole se non attraverso la diretta osservazione di ogni pezzo. Riferimenti archivistici, lettere numeri e talvolta soggetti, sono stati scritti anche sulla parte frontale dei cassetti.