Ville che hanno generato fenomeni di aggregazione urbana

La terza tipologia di ville è costituita dalle architetture che hanno saputo generare fenomeni di aggregazione urbana. Si tratta di una decina di edifici dai caratteri morfologici molto differenti, costruiti tra il XV e il XIX secolo. *Villa Redaelli* Tra le strutture più imponenti vi è la settecentesca "villa Redaelli":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00905/, detta villa Annunciata, edificata alla sommità della collina-località Casaglia. Il complesso architettonico è costituito da due corpi di fabbrica paralleli e da alcuni edifici aggregati, quali la coeva "chiesa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00907/, inserita armonicamente nella scenografia baroccheggiante della villa. Accanto ad essa un grande parco che degrada fino a valle, capace di valorizzare le differenti visioni paesaggistiche e sfruttare l’eterogeneità del pendio panoramico. La villa, oggi sede di un istituto religioso, mostra linguaggi architettonici differenti, determinati anche da parziali rifacimenti del XIX secolo. Oggi il nucleo centrale si presenta come un edificio dai caratteri eclettici, mentre i corpi rustici presentano elementi dal sapore vagamente baroccheggiante. *Villa Fossati e Villa Boltraffio* Besana in Brianza, Villa Fossati Nella frazione di Rigola sorge un’altra importante villa costruita nel 1618 per desiderio di Giovanni Riva. Si tratta di "villa Fossati":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00909/, alla quale i proprietari vollero affiancare la "cappella":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00910/ consacrata alla Madonna della neve. La villa costituisce l’emergenza architettonica del complesso composito, formatosi attraverso aggregazione di eterogenei edifici. Essa fu parzialmente ricostruita nel XVIII secolo e ha subito differenti ampliamenti e trasformazioni. Besana in Brianza, Villa Boltraffio, Veduta dal giardino (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone) Di origine quattrocentesca è "villa Boltraffio":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00913/, edificata nella frazione di Rosnigo. Essa risale alla fine del XV secolo e costituisce una delle testimonianze architettoniche più antiche del comune. La villa si presenta con un impianto lineare su due piani che mostra i segni delle trasformazioni e delle manomissioni avvenute nel tempo. Nella parte rinascimentale, infatti, l’edificio è caratterizzato da un apparato murario con elementi decorativi in cotto, mentre il blocco ottocentesco presenta un linguaggio tardo neoclassico non scevro da elementi di gusto eclettico. *Le altre ville che hanno generato fenomeni di aggregazione urbana* Besana in Brianza, Villa Pirotta Clerici, particolare del complesso architettonico inserito nel contesto arboreo del parco in una fotografia degli anni Novanta Di origine antica è anche "villa Visconta":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00924/, edificata nell’omonima località. Sorge sul nucleo di un castelletto di caccia originariamente appartenuto alla famiglia dei Visconti che, tuttavia, è stato radicalmente trasformato, divenendo anche complesso scolastico. L’edificio attuale è dunque il risultato di un lungo processo di modificazione e di ampliamento protrattosi anche in tempi recenti. Accanto a queste ville si trovano anche le ottocentesche "villa Pirotta Clerici":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00914/ e "villa Volontè Scordia Bulli":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00915/, entrambe edificate nella frazione di Rosnigo; la settecentesca "villa Decio Padulli Cabassi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00855/ (frazione Vergo), fortemente trasformata nella metà degli anni Settanta; l’ottocentesca "villa Crippa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00854/ (frazione Vergo), dal chiaro gusto eclettico; "villa Mastracchi Cabassi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00856/, risalente alla fine del XIX secolo e contenuto modello di architettura neo-castellana.