Lenno, Villa Balbianello

Ripartendo alla volta di Lenno, si può raggiungere "villa del Balbianello":/architetture/schede/CO250-00216/ sia via terra che via lago, e questa seconda possibilità è senz’altro la più suggestiva.

Inizialmente abitazione della nobile famiglia Giovio, la villa fu acquistata, nel 1787, dal cardinale Angelo Maria Durini; nel XIX secolo, il nobile milanese patriota e antiaustriaco Luigi Porro Lambertenghi, che nel frattempo era diventato proprietario della dimora, vi ospitò Silvio Pellico (1789-1854), come precettore per i figli. Il 30 luglio 1819 così lo scrittore si rivolgeva all’amico Ferdinando Rossi di Vandormo: bq. Amico Ferdinando, se tu ed io fossimo qui – su questa penisola romita, montuosa, sublimemente selvaggia – scogli di qua scogli di là le onde che ti assediano la casa, una casa elegante, una delizia nel deserto, non so se protetta o minacciata da un dosso, tutto bellezza e tutto orrido di rupi – due rami del lago, uno tutto ridente di abitazioni (la Tremezzina) l’altro tutto mesto e solitario come l’anima mia, e spesso la tua. Con i successivi proprietari, il marchese Giuseppe Arconati Visconti e la moglie Costanza Anna Luisa Trotti, si rinnovò la tradizione di ospitalità nei confronti di amici letterati, tra cui Berchet, Giusti e Manzoni.