Lenno, Villa del Balbianello

p. Nel 1787 il Cardinale Angelo Maria Durini acquistò dalla famiglia Giovio la residenza del "Balbiano":/architetture/schede/CO250-00050/ e successivamente il promontorio di Lavedo dove sorgevano una chiesa dedicata a San Giovanni e un convento di frati francescani. Qui, su progetto attribuito all’architetto Pellegrino Pellegrini, fece costruire una residenza ampliando gli edifici preesistenti; in posizione dominante eresse un elegante padiglione loggiato con biblioteca e sala della musica, nell’insenatura tra le rocce creò un nuovo imbarcadero decorandolo con balaustre e statue, e trasformò le balze rocciose in giardino. Alla "villa":/architetture/schede/CO250-00216/ si accede attraverso un sentiero nel bosco che parte dal lido di Lenno, oppure dal lago, costeggiando il promontorio a picco.
Da questo accesso, appare subito nella sua singolare bellezza: le aree verdi si sviluppano a terrazze, a volte persino scavate nella roccia, e sono raggiungibili grazie ad una scenografica scalinata e ad una rete di sentieri che improvvisamente si aprono su straordinari punti di vista. p. Grandi platani potati a candelabro, le fioriture stagionali di azalee, rododendri, ciclamini, bucaneve, le rocce ricoperte di rampicanti e glicini, i prati incorniciati da siepi di taglio geometrico, antiche statue e maestosi alberi: ecco quanto offre questo luogo straordinario. Merita una segnalazione il _ficus repens_ curato e potato in modo da creare fantasiosi intrecci. Le varie piantumazioni – tra cui spiccano le ortensie, un tempo autentica pianta distintiva del lago - sono per lo più dettate dalla particolare natura del luogo e nel loro sporgersi verso l’esterno esaltano maggiormente gli scorci panoramici.