Como, Villa Olmo

p. La "dimora":/architetture/schede/CO180-00068/ - che deve il nome, secondo la tradizione, ad un antichissimo bosco di olmi che si trovava nei pressi - è una delle più celebri ville di Como ed oggi ci appare nelle forme ideate da Simone Cantoni, tra i più noti architetti dell’epoca neoclassica. Cantoni fu anche impegnato nella progettazione del grande parco, ma la definitiva sistemazione dell’area verde si deve all’architetto Emilio Alemagna, che nel 1883 ampliò la parte nord all’inglese e modificò il giardino all’italiana che fronteggia la facciata. p. Il grande parterre, tra la villa e il lago, ha aiuole a prato con bosso potato, intervallate da statue di divinità classiche; al centro domina una grande fontana con vasca dal profilo mosso e una scultura che rappresenta un mostro marino dello scultore milanese Gerolamo Oldofredi; verso il lago si apre un ampio imbarcadero in asse alla facciata della villa. Il parco romantico si raggiunge oltrepassando i portici ai lati della dimora; qui su un’area in dolce declivio si incontrano grandi alberi monumentali, radure, ruscelli e macchie arboree che incorniciano il tempietto neoclassico, con cupola in rame, e il fronte posteriore della villa. Un corso d’acqua attraversa il parco, aumentando le suggestioni pittoresche.