Varenna, Villa Monastero

p. Giungendo a Varenna, è il giardino di "villa Monastero":/architetture/schede/1n080-00023/ a meritare una visita. Qui originariamente sorgeva un antico convento di monache cistercensi dedicato a Santa Maria Maddalena. Il monastero fu acquistato nel 1569 dal nobile Paolo Mornico e trasformato in villa residenziale; nel 1899 fu acquistata dall’austriaco Walter Kess che modificò il giardino inserendo numerose essenze esotiche. Ciò che colpisce, appena varcato il cancello d’entrata è la porzione di terreno sfruttata per il parco: un’area lunga e stretta, in pendenza e a ridosso del lago, modificata nelle attuali forme grazie ad impegnativi interventi di sbancamento del terreno e costruzione di muri di contenimento a lago, per poter riuscire a strappare lo spazio necessario ai terrazzamenti. p. Realizzato secondo lo stile eclettico, questo luogo ha un certo impatto scenografico: gli spazi terrazzati sono uniti da vialetti e scalinate, con punti di vista prospettici sul bacino centrale e settentrionale del lago, tra filari di cipressi, palme e agrumi ed elementi architettonici di vari stili come balaustre, fontane e la coffee-house. Un ideale e suggestivo punto di sosta è il loggiato sopra l’approdo con la balaustra decorata da colonne tortili ed il belvedere affacciato su di un’ampia vista del centro lago; curiosa, infine, la passeggiata verso Fiumelatte e la coffee-house moresca. Gli amanti della botanica troveranno anche in questo giardino numerose piante esotiche, tra cui palme africane e americane, agavi, yucche e dracene; per chi invece ha anche interessi artistici un incontro sorprendente può essere quello con il gruppo scultoreo la _Clemenza di Tito_, di Giovan Battista Comolli, qui trasportato alla fine dell’Ottocento da Walter Kees.