Cernobbio, Villa Pizzo

Poco distante da villa d’Este, sul promontorio che divide il bacino di Cernobbio da quello di Moltrasio, sorge "villa Pizzo":/architetture/schede/CO260-00252/. Il giardino ha origini antiche e cominciò ad essere ampliato e particolarmente curato sul finire del XVIII secolo, quando ne divenne proprietario il vescovo Gian Battista Muggiasca. I grandi interventi datano però al secolo successivo, quando nel 1842 il vicerè Ranieri di Asburgo acquistò la villa e la affidò alle cure di Ettore Villoresi; nel 1865 ne rilevò la proprietà la nobildonna francese Elise Mousard che spese ingenti fortune nell’abbellimento del parco, facendo realizzare terrazzamenti, scavare vialetti nella roccia, creare un lungo viale d’ingresso verso l’edificio e inserendo, secondo il gusto romantico, falsi ruderi, ruscelli, ponticelli con qualche propensione al pittoresco.
Nell’area più vicina alla dimora, il giardino conserva ancora un antico disegno tipicamente all’italiana con vialetti affiancati da aiuole, siepi geometriche, statue e fontane; andando verso nord il sistema di vialetti si fa più articolato così come quello dei terrazzamenti; il patrimonio botanico è più ricco ed aumentano le strutture di arredo: grotte, vasche, corsi d’acqua, fontane tra cui quella intitolata ad Alessandro Volta. Su di un poggio, l’architetto Luca Beltrami, agli inizi del XX secolo, ha eretto il monumento funebre in memoria di Alessandrina Volpi Bassani, moglie dell’allora proprietario della villa. Nella porzione di parco verso "villa d’Este":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00239/, in una zona riparata chiamata in Genova per il clima mite, sorge la serra destinata ad agrumi e essenze esotiche. Alla famiglia Volpi Bassani, proprietaria della villa all’inizio del ‘900, si deve l’edificazione della darsena con terrazza belvedere con panorama sul bacino di Moltrasio.